
i danni della luce blu
Chi di voi farebbe a meno dello smartphone? Ben pochi probabilmente. Ma limitarne l'uso, soprattutto la sera, è uno sforzo che vale proprio la pena di fare. Se non è bastato dimostrare che ha mediamente peggiorato la qualità del nostro sonno, c'è un motivo in più per metterlo nel cassetto almeno prima di coricarsi: la luce blu emessa dagli schermi dei dispositivi elettronici può danneggiare i nostri occhi, anche gravemente.
Questo tipo di luce fa normalmente parte dello spettro naturale cui siamo esposti durante la giornata, ma smartphone e tablet ne emettono molta, troppa, poiché essendo così intensa è l'unica che rende gli schermi ben visibili anche al sole.
È solo negli ultimi 10 o 20 anni che abbiamo cominciato a esporre i nostri occhi alla luce blu durante le ore notturne, dunque gli effetti a lungo termine rimangono per ora sconosciuti (o per lo meno non comprovati). Per quanto riguarda i rischi legati alla vista gli oftalmologi stanno studiando gli effetti causati dall'esposizione costante alla luce blu, che starebbero confermando un legame con la degenerazione maculare precoce della retina.
L'occhio umano è naturalmente predisposto per difendersi dagli effetti dannosi della luce: la pupilla si restringe, le palpebre si chiudono, lo squardo si distoglie automaticamente per evitare che la luce entri troppo intensamente nella retina, provocandone il danneggiamento. Ma esporci a lungo ai dispositivi elettronici può compromettere queste difese naturali e peggiorare gli effetti.
I rischi legati alla vista non sono comunque gli unici. È scientificamente provato che la luce blu sopprime la produzione di melatonina, un ormone prodotto dalla ghiandola pineale preziosissimo per la regolazione dei cicli del sonno. La sua inibizione può causare insonnia e i disturbi a essa collegati. Meglio allora perdere l'ultimo post di Facebook o un messaggio su Whatsapp e guadagnare in salute, spegnendo lo smartphone dopo cena.
Per proteggere gli occhi anche in questi casi, i laboratori Optovista hanno creato Hard Azulux Contrast, il nuovo trattamento antiriflesso che filtra i raggi UV, aumentando la riflessione della lente nel campo della luce blu. Quest'ultima, in particolare, enfatizza i colori freddi e riflettendole si ottiene, al contrario, una maggiore percezione dei colori caldi e una forte nitidezza delle immagini grazie all'aumento del contrasto.
-Totale protezione dalle radiazioni UV
-Riduzione della trasmissione della luce blu.
-Trasmissione media fino al 98% delle lunghezze d'onda nel visibile.
-Massima trasparenza delle lenti.
Anche Zeiss ci propon il suo trattamento dedicato. DuraVision® BlueProtect è un trattamento sviluppato specificamente per chi trascorre molto tempo in ambienti chiusi ed è esposto alla luce blu-violetta dei LED o degli schermi di televisori, computer e tablet.